Nella città d’Albano, sulla Via Appia troviamo, la Chiesa di San Pietro Apostolo, edificata sulle edilizie romane risalenti a Terme fatte costruire da Caracalla (211-217), per compiacimento del Papa Orsmida (514-523) come ricordo del passo dell’Apostolo per questa via.
Al rifacimento romanico appartiene il bello ed elegante campanile (metà del s. XII) a pianta quadrata, articolato su quattro piani, spiccando imponentemente sulla veste datagli dai restauri, con il tetto a quattro spioventi, che possiamo dire quasi piatto. Si tratta di un’opera di maestri romani che, per i particolari architettonici, è molto prossima al campanile della chiesa di SS. Giovanni e Paolo a Roma.

Nei primi due piani si aprono finestre binate monofore ad arco tutto sesto, mentre quelli che si trovano negli altri piani sono bifore, divise invece che da colonnine, da un piedritto quadrangolare di marmo.
Osserviamo anche le belle cornici a mensole, e la serie di dodici ciotole in ceramica policroma, inserite nella struttura muraria e decorata a motivi geometrici, con foglie stilizzate, trecce con rosette ed elementi fitomorfi.
Possiamo inoltre trovare due dischi di marmo bianco decorati al centro: uno con un cerchio da cui si dipartono losanghe intervallate a triangolini e, nel mezzo, da una corona circolare ornata da una fascia di triangoli uniti fra loro; mentre l’altro da una stella a sette punte, e nel mezzo, da una corona circolare a losanghe e triangoli in marmi policromi.
Sempre sulla parete del campanile, notiamo un frammento rettangolare composto di due diversi motivi decorativi separati da una cornice sagomata; mentre sul lato sinistro si trova parte di cornice quadrangolare modanata. Invece, nella cortina muraria decorata con foglie d’acanto è evidente una formella quadrata e una serie di tre formelle esagonali inscritte in cornici quadrangolari, i cui rilievi, purtroppo sono illeggibili.

Il tutto è molto ornato, anche se parte di materiale fu venduto nel 1840 per sopperire alle spese di un restauro. Mentre, tra le finestre del secondo piano del campanile, che guardano alla Via Appia, notiamo un’edicola formata da due colonnine e da un sovrapposto arco a tutto sesto, che racchiudeva resti pittorici di una Vergine dalle forme bizantine; purtroppo dell’affresco oggi non ci rimane nulla.